JUSAKU KAMEKURA

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Jusaku Kamekura

Jusaku Kamekura è nato il 6 aprile 1915 a Niigata ed è morto il 11 maggio 1997.

Jusaku Kamekura è stato un designer grafico giapponese.
Nonostante le influenze occidentali postbelliche del modernismo sul design in Giappone Jusaku Kamekura è riuscì a trovare una sintesi tra i sistemi del design razionale, logico e funzionale dell'Occidente e la grazia classica del design tradizionale giapponese.

Più noto per il suo uso di forme ordinate e solide in un piano elementalmente sparso, si può anche trovare lirismo inaspettato dietro queste forme solide.

L'utilizzo da parte di Yusaku Kamekura di una sensibilità distintamente tradizionale ha conferito al suo lavoro uno stile unico che va ben oltre le ammesse influenze occidentali di Cassandre, Herbert Bayer e della scuola di design Bauhaus.
è stato un importante designer del dopoguerra.

Jusaku Kamekura ha cercato di portare il design grafico giapponese sulla scena internazionale con la sua miscela unica di design influenzato dal Bauhaus mescolato con temi ed estetica tradizionali giapponesi.
Il suo lavoro andrebbe a definire non solo il dopoguerra giapponese, ma anche l'estetica generale e gli ideali dell'epoca.
Nel corso della sua carriera, le analisi di Jusaku Kamekura sulle sue osservazioni sia dell'occidente che dell'orientale hanno successivamente influenzato fortemente il design nel Giappone di oggi.

A diciassette anni ricevette il suo primo incarico quando disegnò l'edizione giapponese del Volo notturno di Antoine de Saint-Exupery.

Nel 1933 Jusaku Kamekura si laureò presso la Shin Kenchiku Kogei Gaku cioè la New Academy of Architecture and Industriai Arts orientato al Bauhaus costruito da Ranahichiro Kawakita.

Subito dopo la laurea è andato a lavorare per Nippon Kobo, editore della rivista “Nippon” e della pubblicazione thailandese “Kaupapu”.



Jusaku Kamekura



Nel 1940 fu direttore della Nippon Kobo.

Nel 1949 venne nominato direttore artistico della rivista ”Commerce Japan”.

Subito dopo la sua formazione Jusaku Kamekura ha continuato a studiare con il fotografo giapponese Yonosuke Natori di formazione tedesca.
Qui ha imparato molto di più sul costruttivismo e sul Bauhaus direttamente e sui vari metodi per incorporare i temi tradizionali giapponesi in questo stile artistico decisamente occidentale.

Durante i suoi primi anni ha anche disegnato poster per Daido Worsted Mills e Nikon, e un programma di identità per Nippon Kagaku, KK .

Con un gruppo di altri grafici del calibro di Hara Hiromu e Yamashiro Ryuichi fondò il "Nippon Design Centre" allo scopo di creare un legame ideale tra i principali esponenti della grafica e le imprese commerciali e tale da poter sostenere i più giovani nella loro carriera.
Nel Nippon Design Centre per la stragrande maggioranza dei grafici e fu un trampolino di lancio indubbiamente prezioso per Nagai Kazumasa per Tanaka Ikko e Yokoo Tadanori insieme con moltissimi altri.
Attualmente il Nippon Design Centre occupa un intero edificio nel cuore di Ginza, vi lavorano quasi duecento grafici ed è presieduto proprio da Tanaka Ikko.

Negli anni cinquanta  Jusaku Kamekura viaggiò molto in Europa e negli Stati Uniti partecipando a molte mostre.
Nel 1956 a Londra partecipò alla mostra dell'AGI e tenne una personale a Chicago.
Nel 1957 a Losanna tenne ancora una mostra.
Nel 1961 Jusaku Kamekura ricevette il Grand Prix dal Ministero dell'Educazione.
Nel 1962 divenne freelance e da allora ha collezionato una serie innumerevole e ininterrotta di premi e di riconoscimenti internazionali.
Nel 1961 partecipò alla quarta mostra dell'AGI a Milano.

Fra i capolavori di Jusaku Kamekura che hanno largamente contribuito ad aumentare la sua fama il manifesto per i XVIII Giochi olimpici, per l'Expo di Ósaka del 1970, per Hiroshima Appeals, per il  Logotypo e per la marchio per Nippon Telegraph and Telephone Corporation.



Jusaku Kamekura



Le Olimpiadi del 1964 esprimerono la volontà del Giappone post-bellico di dipingere l’immagine di un Paese rinato e moderno, in grado di conformarsi agli standard internazionali dopo l’esilio dalla scena olimpica a seguito del 1945.

L’approccio geometrico e razionale all’immagine dei giochi fu, in particolare, un esplicito tentativo di allontanarsi dalle immagini stereotipate dei “fiori di ciliegio e della geisha” e mostrare un assetto più maturo e al passo con il mondo occidentale.

Quella del ‘64 a Tokyo fu la prima edizione delle olimpiadi a fare uso di un’immagine coordinata, sviluppata dal Dezain Kondan-Dai, sotto la direzione artistica di Katsumi Masaru, uno dei maggiori comtributi  l’ingresso della figura professionale del designer nonché grande promotore dello stile europeo.
Tra i membri di Dezain Kondan-Dai si annoverano Jusaku Kamekura, che si occupò principalmente del logo, Koto Tadashi, che curò l’uso dei colori e Hara Hiromu, responsabile degli aspetti tipografici.
Come sottolineato da Yusaku Kamekura gli obiettivi principali del gruppo erano: disegnare un logo ufficiale in modo che mantenesse un uso costante nelle edizioni successive, applicare i cinque colori olimpici ai simboli dei vari giochi e assicurare un approccio coerente alla tipografia.
Il team si occupò di produrre il logo olimpico, poster, brochures, simboli e una serie di pittogrammi.

Il gruppo, in vista dell’arrivo di un gran numero di visitatori esteri che non potevano comprendere i segni della lingua locale, vide dunque nelle Olimpiadi un’opportunità per stabilire un linguaggio di design in Giappone che, seguendo il concetto dell’ International System of Typographic Picture Education di  Otto Neurath, partisse da un linguaggio iconografico per presentare informazioni facilmente interpretabili senza la necessità di conoscere la lingua giapponese.

Il logo olimpico fu scelto a seguito di una competizione indetta nel giugno del 1960 a cui furono chiamati a partecipare sei designer giapponesi: Nagai Kazumasa, Inagaki Koichiro, Yusaku Kamekura, Tanaka Ikko, Kono Takashi e Sugiura Kohei.

Le proposte risultarono per stile assai diverse fra loro, ma a vincere all’unanimità fu quella di Jusaku Kamekura che, in chiave moderna e minimalista, creò una composizione simmetrica verticale che consisteva nei cinque cerchi olimpici la frase “Tokyo 1964” in Helvetica color oro e un grande cerchio rosso.
Nonostante il marchio possa apparire un diretto richiamo alla bandiera giapponese e al sole levante.



Jusaku Kamekura



Questo design non fu alla base del progetto come lo stesso Jusaku Kamekura dichiarò che svincolava dai legami nazionalistici.
Ulteriore ispirazione provenne al designer dai “mon” cioè emblemi giapponesi usati per decorare e identificare in quel caso loro struttura su base circolare.
Questi simboli raffigurano in maniera astratta e geometrica piante, animali o entità di varia natura inscritti all’interno di cerchi.
Per la prima volta la fotografia fu utilizzata in un poster olimpico come mezzo per trasmettere con immediatezza il senso dei Giochi olimpici a un pubblico contemporaneo.



Jusaku Kamekura



Nel 1962 Jusaku Kamekura realizzò “The Start of Sprinters Dash” è probabilmente il manifesto più famoso delle Olimpiadi del 1964.
La fotografia a colori che raffigura l’istante della partenza di una gara di corsa fu realizzata grazie alla collaborazione di atleti professionisti dell’esercito americano stanziati nella base aerea di Tachikawa e di atleti dilettanti.
L’immagine fotografica racchiude in sé il “dramma psicologico” di individui che con fatica cercano di raggiungere i propri obiettivi all’interno di un evento vero e proprio.
Lo scatto fu ripetuto per circa 80 volte al National Stadium al fotografo Osamu Hayasaki sotto la direzione artistica di Jo Murakoshi.
Del manifesto di Yusaku Kamekura  furono diffuse più di novantamila copie.

Per la creazione del terzo e del quarto poster Jusaku Kamekura collaborò con i due fotografi Hayasaki e Murakoshi.
Nello specifico il manifesto “Butterfly Swimmer”, fu scattata nella Tokyo Metropolitan Indoor Swimming pool co il nuotatore universitario Iwamoto Koji.
Inizialmente il manifesto doveva raffigurare un nuotatore che eseguiva lo stile libero ma Yusaku Kamekura riguardando gli scatti disse:
“Ad una tale velocità l’acqua sembrava ghiaccio ed il nuotatore un cadavere. Così provammo la simmetria frontale della bracciata a farfalla"



Jusaku Kamekura

Il manifesto An Olympic Torch Runner fu Il quarto poster di Jusaku Kamekua venne realizzato all’inizio del 1964 e divenne il poster ufficiale delle Olimpiadi del 1964; ne furono distribuite 50.000 copie.
Il protagonista scelto per quest’ultimo scatto fu l’atleta Tanaka della squadra di atletica leggera della Juntendo University.
Quest’ultimo manifesto aveva una composizione diversa dalle precedenti: Jusaku Kamekura cercò infatti di suggerire sia l'aspetto solenne degli sport sia l'eccitazione del festival.
Per comporre la fotografia erano necessarie particolari condizioni di luce per mostrare chiaramente sia la torcia sia le caratteristiche del corridore.
Poiché tali condizioni si presentavano solo poche ore al tramonto dopo le competizioni, il team riuscì ad ottenere solo dopo tre giorni l’effetto desiderato.
L'ingente lavoro grafico di Jusaku Kamekura legato alle Olimpiadi del 1964 ebbe numerose eco nelle edizioni successive.



Jusaku Kamekura



Nel 1972 al medesimo team di designer venne infatti assegnata la realizzazione delle immagini per le Olimpiadi Invernali di Sapporo.
L'edizione del 1964 fu caratterizzata da diversi primati dal punto di vista del design.
Oltre all'utilizzo dei pittogrammi i giochi si distinsero infatti per l'utilizzo di un manuale di immagine coordinata.
Altro importante effetto del design estremamente moderno dei Giochi è visibile nel logo stesso: l'emblema realizzato da Yusaku Kamekura è un vero e proprio spartiacque tra i loghi prettamente figurativi delle precedenti edizioni
Un rimando ancora più forte all'emblema dei Giochi del ‘64 è visibile nella struttura del logo per i Giochi di Tokyo 2020; al di là delle differenze concettuali, quale la sostituzione del cerchio rosso, identificabile con il simbolo del sol levante, con una composizione geometrica indaco volta a rappresentare l'unità dei Paesi di tutto il pianeta.
Entrambi i manfesti sono infatti composti da un allineamento verticale dei medesimi elementi dei cerchi olimpici e dal logotipo in sans serif che ancora simboleggiano il forte linguaggio stilistico creato da Jusaku Kamekura.

Nel 1978
Yusaku Kamekura è stato anche responsabile della fondazione della Japan Graphic Designers Association (JAGDA) ed è stato presidente nel tentativo di riunire molti dei designer di spicco del Giappone.
Jusaku Kamekura avrebbe continuato i suoi sforzi per migliorare gli standard di ciò che è il design grafico giapponese attraverso JAGDA per molti anni della sua vita successiva.

Dal 1989 Jusaku Kamekura fu l'editore della rivista “Creation”.



Jusaku Kamekura



premi di Jusaku Kamekura
Nel 1956 in Giappone, la Advertising Art Club Exhibition gli ha conferito il Membership Prize per il suo manifesto “Peacefully Use Atomic Energy” e che includeva il collage opera del suo amico l'artista Ikebana Sofu Tashigahara.
Nel 1961 Jusaku Kamekura ricevette il Grand Prix dal Ministero dell'Educazione.
Nel 1960 e nel 1992 il Gold Award, il Silver Award, l'Art Award and Special Award alla International Graphic Design Biennial di Varsavia
Nel 1971 Jusaku Kamekura tenne una mostra retrospettiva al Matsuya Department Store dove nel 1982 espose i manifesti realizzati per la Nikon.
Nel 1979 partecipò alla mostra “Japanisclie Plakate Heute 250 Beispiele von 25 Kunstlem” al Kunstgewerbemuseum di Zurigo.
Nel 1980 una medaglia del nastro viola
Nel 1985 un Ordine del Sacro Tesoro di terza classe Nek 1991 il Person of Cultural Merits
Nel 1993 il 6th Intemational Design Award di Osaka,
Nel 1993 l’Hall of Fame del New York ADC




Jusaku Kamekura
 
1954 Jusaku Kamekura copertina del numero 18 della rvista Sogetsu con lettera giappnese e scitte in alfabeto
 
1954 Jusaku Kamekura manifesto per la floreale di ikebana.Sofu Tesighigarra flower Arangement Exibition:auspices Sogetsu-Kai una fondazione di ikebana
 
1954 Jusaku Kamekura manifesto per la mota u Gropius e il Bauhaus
 
1954 Jusaku Kamekura manifesto per Micron Binoculars della Nippon Kogaku K.K. di Tokio
 
1954 Jusaku Kamekura manifesto per Producers of the World's Fines Optical Instruments Quality Proven ByvProfessional Users: Nikon 35 mm Camera, Nikoor intercambiable Lenses, Binoculars, stonomical Telescopes rransit and Level,, Microscopies and Acessories, ontour Proiector, Photho-Enmgraving lens,ertex Fotoneter, Pointal Eye Glasses, Raw Optical Glass
       
1955 Jusaku Kamekura manifesto per un concorso fotografico
 
1955 Jusaku Kamekura manifesto per una mostra grafica
 
1956 Jusaku Kamekura manifesto per Fuji Film
 
1956 Jusaku Kamekura manifesto per Peacefully use atomic energy
 
1956 Jusaku Kamekura copertina del rivista Calendar for Today
       
1956 Jusaku Kamekura copertina del rivista Commerce Japan
 

1956 Jusaku Kamekura copertina del rivista del numero 7 di Commerce Japan

 
1957 Jusaku Kamekura copertina del rivista Almanac 57.58
 
1957 Jusaku Kamekura copertina del rivista Calendar for Today
 
1957 Jusaku Kamekura copertina del rivista Commerce Japan
       
1957 Jusaku Kamekura copertina del rivista Grapihic Annual 57-58
 
1957 Jusaku Kamekura copertina del rivista Grapihic Annual
 
1957 Jusaku Kamekura manifesto per Nikon Camera della Kogaku K.K. di Tokio
 
1957 Jusaku Kamekura manifesto A Great New 35' per Nikon
 
1957 Jusaku Kamekura copertina del rivista Almanac 58-59
       
1959 Jusaku Kamekura copertina del rivista Calendar for Today
 
1959 Jusaku Kamekura copertina del rivista Calendar for Today
 
1959 Jusaku Kamekura copertina del rivista Commerce Japan
 
1959 Jusaku Kamekura copertina del rivista del numeror 12
 
1959 Jusaku Kamekura marchio per Gold Design
       
1959 Jusaku Kamekura manifesto Seee Japan As It Realy Is per la Japan Trade Fair di Sydnei
 
1959 Jusaku Kamekura manifesto Terrore e Dolore! Cancro
 
1960 Jusaku Kamekura copertina per Design 1
 
1960 Jusaku Kamekura copertina per Design 2
 
1960 Jusaku Kamekura manifesto la mostra sull per il Japan Trade Fair di Mosca
       
1960 Jusaku Kamekura manifesto per 35 Nikkorex: Focusing. Composing and Exposure Seting in One Comnon Wievev
 
1960 Jusaku Kamekura manifesto per Nikkor: Full Line of Interchangeable Lenses For Nikon Camera
 
1960 Jusaku Kamekura manifesto per Nikkor Lenses per la Kogaku K.K. di Tokio
 
196 Jusaku Kamekura copertina del rivista Almanac 6'0-61
 
1960 Jusaku Kamekura copertina di Nikkor Almanac '60
       
1961 Jusaku Kamekura manifesto per Rayon and Synthetic Fibres of Japan
 
1961 Jusaku Kamekura marchio e logotipo vincitore del comcorso per le olipiadi del 1964 a Tokio
 
1961 Jusaku Kamekura design guida della costruzione del marchio e logotipo vincitore del comcorso per le olipiadi del 1964 a Tokio
 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

       

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

       

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

       

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

       

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 

1961 Jusaku Kamekura pttogramma r per le olipiadi del 1964 a Tokio

 
1962 Jusaku Kamekura manifesto The Start of Sprinters Dash per le olipiadi del 1964 a Tokio ne furono dffuse 90.000 copie
 
1962 Jusaku Kamekura manifesto The Start of Butterfly Swimmer per le olipiadi del 1964 a Tokio
 
1962 Jusaku Kamekura manifesto ufficiale An Olympic Torch Runner per le olipiadi del 1964 a Tokio ne furono dffuse 50.000 copie
       
1962 Jusaku Kamekura copetina di una rivista del numero 32
 
1962 Jusaku Kamekura manifesto per Ryon and Syntetic Fibres of Japan: In Commeration of Second World Congess of Man-made Fibres
 
1962 Jusaku Kamekura marchio per Sell
 
1962 Jusaku Kamekura sudio del logotip per il marchio per Sell
 
1962 Jusaku Kamekura marchio con logotip per Sell
       

1963 Jusaku Kamekura copertina di Nikkor Almanac '63
 
1964 Jusaku Kamekura manifesto per Color in Japan: Art Exibition during Tokio Olimpics
 
1964 Jusaku Kamekura manifesto per la discesa cons ci
 
1967 Jusaku Kamekura marchio per l' Expo 70 di Osaka
 

1967 Jusaku Kamekura manifesto Progess and Harmony for Mankid per l' Expo 70 di Osaka

       
1967 Jusaku Kamekura manifesto Progess and Harmony for Mankid Expo 70 Japan World Exosition per l' Expo di Osaka
 
1967 Jusaku Kamekura manifesto per l' Expo 70 di Osaka
 
1967 Jusaku Kamekura manifesto per l' Expo 70 di Osaka
 
1967 Jusaku Kamekura manifesto elettorale
 
1967 Jusaku Kamekura copertina della rivista del numeor 3 Idi dea/81International Advertising Art
       
1968 Jusaku Kamekura manifesto
 
1968 Jusaku Kamekura manifesto
 
1969 Jusaku Kamekura manifesto Isaku Kamekura Poster Exibition / The National Museum of Modern Art, Tokio
 
1969 Jusaku Kamekura manifesto per una esibibizione
 
1969 Jusaku Kamekura marchio
       

1970 Jusaku Kamekura marchio per Japanese  Society  of Obtetics  Ginecology

 
1970 Jusaku Kamekura manifesto per Office Design for the Executive 70'
 
1971 Jusaku Kamekura manifesto per Nikormat
 
1971 Jusaku Kamekura marchio per Meiji Sika
 
1971 Jusaku Kamekura insegnma con il marchio per Meiji Sika
       
1971 Jusaku Kamekura cioccolato con il marchio per Meiji Sika
 
1971 Jusaku Kamekura insegnma luminosa per Nikon
 
1971 Jusaku Kamekura manifesto Per maza una località termale e sciistica in giapone a 1800 m,
 
1971 Jusaku Kamekura manifesto Per la discesa
 
1971 Jusaku Kamekura manifesto Per la località siusta di Maerva Iin Giappone
       
1971 Jusaku Kamekura manifesto per Nikomat
 

1971 Jusaku Kamekura manifesto per XI Olimpic Winter Games di Sapporo del 1972

 

1971 Jusaku Kamekura manifesto per XI Olimpic Winter Games di Sapporo del 1972

 

1971 Jusaku Kamekura manifesto per XI Olimpic Winter Games di Sapporo del 1972

 

1973 Jusaku Kamekura manifesto per ICSD Kioto: 8 th ICSD General Assembly and Congrss

       

1973 Jusaku Kamekura marchio per l' Artigianato Tradizionale Giapponese

 

1973 Jusaku Kamekura marchio

 

1973 Jusaku Kamekura manifesto Per Tokyo  International DesignC ompetition per apparecchi di lluminazione

 

1976 Jusaku Kamekura marchio

 

1977 Jusaku Kamekura manifesto per '77 The 8 th Annual Tokiio International Liighting Design competiion in Sapporo

       

1979 Jusaku Kamekura manifesto per 11 th Intrski Zao. Japan '79

 

1979 Jusaku Kamekura manifesto per '79 The 9 th Annual Tokiio International Liighting Design competiion

 

1980 Jusaku Kamekura manifesto

 

1981 Jusaku Kamekura manifesto per 'Comuication & Print

 

1982 Jusaku Kamekura manifesto per Design 19

       

1982 Jusaku Kamekura manifesto su  JCA Annual   numero 4 per la località scistica Maza a 1800

 

1982 Jusaku Kamekura manifesto su  JCA Annual   numero 4 per la località scistica Maza a 1800

 

1982 Jusaku Kamekura manifesto su  JCA Annual   numero 4 per la località scistica Maza a 1800

 

1982 Jusaku Kamekura manifesto The Language of light

 

1982 Jusaku Kamekura manifesto per Sobowtòr film di Akira Kurosawa

       

1983 Jusaku Kamekura manifesto Hiroshima Apeals 1983

 

1983 Jusaku Kamekura manifesto per Ken Domon Museum of Photography

 

1983 JsJusaku eaku Kamekura manifesto per Realism Now

 

1983 Jusaku Kamekura manifesto per '83 The 10 th Annual Tokiio International Liighting Design competiion

 

1983 Jusaku Kamekura manifesto per 1 st Inernational Design Fesival, Osaka 1983

       

1984 Jusaku Kamekura copertina per i njumero 230 di Grtaphis

 

1984 Jusaku Kamekura manifesto I'm Here

 

1984 Jusaku Kamekura manifesto I'm Here

 

1984 Jusaku Kamekura manifesto Speed IBM

 

1984 Jusaku Kamekura manifestoper il Simposium Economics and Skycraper Cities

       

1985 Jusaku Kamekura marchio Tostem

 

1986 JseJusaku aku Kamekura manifesto per iComunicatons okio This Is the Telecomunications Age

 

1986 Jusaku Kamekura marchio NTT

 

1987 Jusaku Kamekura manifesto per iDesign Forum '87 NCCS N Y Cities

 

1988 Jusaku Kamekura manifesto per Japan

       

1989 Jusaku Kamekura coperina del numero 1di Creation International Graphic bDesign, Art n& Illutration

 

1989 Jusaku Kamekura manifesto del Esign Expo '89 Nagoya Japan

 

1989 Jusaku Kamekura manifesto Paul Marnz Arata Isozaki The Language of Light

 

1989 Jusaku Kamekura manifesto

 

1991 Jusaku Kamekura copetrtia del numero 1 di Ja The Japan Arcitecture su Tadao Ando

       

1992 Jusaku Kamekura cpetrtia del numero 223 di IDEA International Advertising Art

 

1993 Jusaku Kamekura copetrtia del numero 12 di Ja The Japan Arcitecture su Arata IIsozaki

 

1993 Jusaku Kamekura manifesto Morisawa

 

1994 Jusaku Kamekura manifesto Ikebana Sogiesu

 

1994 Jusaku Kamekura manifesto ILife

       

Jusaku Kamekura cartelline iper i vari Prince hotel

 

Jusaku Kamekura paceking per lo sampho dela Mitsuwa

 

Jusaku Kamekura paceking per lo sampho dela Mitsuwa

 

Jusaku Kamekura manifesto

 

Jusaku Kamekura coperina per il numero 46 di Graphis

       

Jusaku Kamekura manifesto

 

Jusaku Kamekura manifesto per The King Graphic Desiner e perla grafica russa Napal 1915 - 1987

 

Jusaku Kamekura manifesto

 

Jusaku Kamekura manifesto

 

Jusaku Kamekura marchio T

       

Jusaku Kamekura marchio

 

Jusaku Kamekura marchio

 

Jusaku Kamekura marchio

 

Jusaku Kamekura marchio

 

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